Fine settimana fiorentino: user experience e soddisfazione cliente

La settimana scorsa mi sono regalata un fantastico fine settimana a Firenze: complice la Notte dei Musei il mio programma era davvero intenso.

Poi sapete com’è andata: attentato a Brindisi, lutto nazionale con l’annullamento dell’evento; terremoto in Emilia nella notte fra sabato e domenica.

Non proprio un fine settimana fortunato per l’Italia. 🙁

La nostra solidarietà va a chi è stato toccato da queste tragedie e a chi sta cercando di vivere una vita normale nonostante la terra continui a tremare.

Tornando a Firenze, mentre stavo lì ho fatto parecchie cose interessanti. Prendeteli come spunti, mescolati a qualche considerazione più centrata. Sapete quanto ritengo importante l’esperienza d’acquisto, ne abbiamo parlato più volte. Non si tratta solo di istruzioni ben fatte o di un packaging accattivante, si tratta di genuino interesse per il cliente.

In ordine di apparizione parlerò di:

  • American Dreamers (arte e attenzione al cliente)
  • Museo di Storia Naturale (uso didattico delle cere anatomiche)
  • Cristalli (discutibili scelte espositive)
  • Fiorucola (attenzione al cliente)

Al CCC la Strozzina ad esempio, c’è la fantastica mostra “American Dreamers“. Mostra molto bella, in particolare sono rimasta impressionata dall’opera di Christy Rupp che si interroga sul rapporto fra uomo e natura, fra consumo e produzione. Per realizzare gli  scheletri di “Uccelli estinti, già consumati dagli uomini” ha impiegato quattro anni  per raccogliere ossa che poi ha meticolosamente ricomposto in sculture a grandezza naturale raffiguranti scheletri di uccelli estinti come il dodo, specie incapaci di volare che si sono estinte quando l’uomo ha invaso il loro territorio.

american dreamers

Intelligente e apprezzabilissimo il funzionamento del biglietto:

acquistato diventa un abbonamento e si può tornare a visitare la mostra altre 4 volte. Rivoluzionario!?

L’appassionato magari ci torna anche con gli amici oltre a potersi godere con calma e attenzione le opere che più gli piacciono. E in questa mostra ci sono delle cose molto stimolanti sulle quali riflettere.

10 e lode alla Strozzina! Con le dovute proporzioni, importanza e dimensione dello spazio, la Biennale di Venezia potrebbe prendere spunto.

Ho visitato anche il Museo di Storia Naturale della Specola. Polveroso come si confà a questa tipologia di esposizione, mi ha comunque affascinato con la sua galleria delle cere anatomiche.

Istruzioni d’uso e smontaggio del corpo umano riprodotto a scopo didattico. Impressionante, ma sempre meglio che studiare su un cadavere sventrato.

cere anatomiche

Già che c’ero sono andata a vedere anche la mostra sui Cristalli, sottotitolo “La mostra di minerali più bella al mondo”. E lasciamo perdere la grafica della locandina. Se non fosse stata in uno spazio così autorevole l’avrei accuratamente evitata, ma merita una visita.

I cristalli sono piccoli mondi in miniatura, evocativi e fantastici come ben sa Giovanni Menon di RAASM, talmente appassionato da aver creato un vero e proprio museo con fossili e minerali all’interno della sua azienda.

A livello espositivo, la mostra ha però un problema: è difficile ricondurre il minerale alla nota che ne spiega provenienza e tipologia.

cristalli

Altra esperienza fiorentina è stata la visita alla Fierucola in Piazza Santo Spirito. Qui, dopo aver chiacchierato lungamente con il venditore sulle caratteristiche e sul grado di piccantezza di ogni peperoncino, ho acquistato una piantina di Habanero Orange e una di stevia. Non ci crederete: mi hanno dato anche un foglio dattiloscritto (erano anni che non usavo questa parola!) con le istruzioni per la coltivazione. Poche note, niente di che, ma comunque sintomo di attenzione alla soddisfazione del cliente!

fierucola

E soddisfatta le ho posizionate in pieno sole nel terrazzo!

Di cosa vi ho parlato? Di un fine settimana a Firenze, sotto un sole birichino.

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