Divieti e…poesia!
Continuando sul filone umoristico, vi segnalo una deliziosa poesia di Guido Catalano:
VIAGGIARE IN TRENO C’E’ UN SACCO DI COSE CHE E’ VIETATO
nel treno ci sono un sacco di cose
ci sono un sacco di cose nel treno
che è vietato fare
un sacco
dovunque tu ti giri tu vedi
queste scritte multilinguistiche
che ti dicono è vietato
c’è anche in tedesco
verboten, si dice
nel treno tu non puoi
buttare della roba dalla finestra
è vietato buttare tipo una valigia dalla finestra
è verboten gettare la tua
o quella di altri
valigia
dalla finestra del treno in corsa
io credo causa pericolo
che se mettiamo, il treno va a trecento all’ora
tu lanci una valigia piena, diciamo di un qualsiasi armamentario
dalla finestra
e colpisci qualcuno
anche così solo per disgrazia
probabile che l’ammazzi secco
e comunque
sarebbe uno spreco
solo Totò
si poteva permettere di lanciare una valigia dalla finestra
ma lui era Totò
lui prescindeva dai divieti
lui faceva cose mirabolanti
lui poteva, anche in treno
fare cose che gli altri no
Totò
poi un’altra cosa verboten, in treno
è tirare il freno d’emergenza
questo è un sogno di tutti i bambini del mondo
tirare il freno del treno
ma è severamente vietato
severamente, di norma, vuol dire che se lo fai, loro ti fanno il culo
tranne in caso d’emergenza, s’intende
comunque il freno d’emergenza
è messo in alto
che i bambini non c’arrivano
conosco una ragazza che una notte
doveva pisciare e non riusciva ad aprire la porta dello scompartimento
e nel buio si è sbagliata e ha tirato il freno d’emergenza
il treno ha frenato
e le volevano fare la multa di un milione
ma poi non glie l’hanno fatta
se l’è cavata con una mano al culo
che era del capotreno, la mano
poi un’altra cosa vietata nei treni di tutto il mondo
è pisciare
non sempre
ma quando il treno è fermo nella stazione dei treni
tu non puoi pisciare
o anche fare cose più grosse
penso sia una questione igienica
penso che il capostazione non vuole
trovarsi i binari
come una latrina
a me scappa spesso la pipì
poiché bevo tanta acqua
quando mi annoio in treno
ho sempre paura che magari vado al cesso
e intanto che son lì che mi preparo per la minzione
poi il treno è arrivato
e intanto io son già lì che piscio
e il capostazione se ne accorge
e sale con la polizia ferroviaria
e mi beccano col pirillo in mano
e mi arrestano
e sarebbe imbarazzante
secondo me Totò sene fregava
lui pisciava anche a treno fermo
ma lui era Totò, lui
lui si poteva permettere di buttare valige dai finestrini
a prescindere, come si suol dire
Questa poesia è davvero straordinaria nella tenerezza con cui osserva il mondo dei divieti che, quasi quasi, ci rende simpatici! 🙂
Ho avuto il piacere di vedere e conoscere Guido sabato sera, in occasione dello spettacolo che ha presentato insieme a Mauro Gasparini “I cani hanno sempre ragione & Mi chiamo Brandon Sclero”. Sia Mauro che Guido sono blogger molto seguiti e l’Auditorium Don Minzoni di Altichiero Padova era affollato da colleghi blogger e amici avvisati dell’evento tramite Facebook .
Molto web 2.0!
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