
Cos’è un’istruzione?
Vi siete mai chiesti cos’è un’istruzione? Ne abbiamo anche parlato un po’ di tempo fa in questo post.
Smontiamo l’istruzione
Un’istruzione per l’uso o per il montaggio è un insieme di informazioni fornite con diverse modalità, ad esempio per la versione cartacea
- testo
- immagini
o, per la parte, web
- video
- audio
Caratteristiche
Si tratta di modalità di espressione che vengono scelte in base al target e alla tipologia di prodotto da spiegare nonché ad altre considerazioni legate al marketing e alla coerenza con il resto della comunicazione aziendale.
A seconda delle necessità ci può essere compresenza fra parte illustrativa e parte testuale, oppure una delle due modalità si assume da sola la responsabilità della spiegazione.
Un’istruzione che non preveda immagini rischia di essere poco efficace, ma perché?
- è oscura nel contenuto (l’immagine chiarisce il testo)
- è poco invitante nella lettura (l’immagine alleggerisce e rende più piacevole l’istruzione)
- è difficile da “esportare” sui mercati internazionali (la presenza di immagini aiuta traduttori e lettore straniero a capire meglio i contenuti)
Cito a questo proposito un interessante articolo di Annamaria Testa uscito sull’Internazionale “Una ricerca di Geake, intitolata Neuromythologies in education, è ampiamente citata e fa bene il punto. È vero, dimostrato e confortato da molte esperienze sul campo (e perfino dal noto detto se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco, attribuito a Confucio) il fatto che, per esempio, vedere e sentire un’informazione funziona meglio che vederla e basta, o sentirla e basta: il nostro cervello tende a interconnettere le informazioni provenienti da diversi canali sensoriali e ognuna rafforza l’altra.” La Testa si riferisce qui all’apprendimento scolastico
La comunicazione di informazioni tecniche, in particolare quando non rivolte a specialisti (tecnici, personale addestrato, etc.) dovrebbe tenere conto delle differenze di apprendimento tipiche dell’essere umano (differenze cognitive), oltre alle differenze di genere (ad es. maschile), di età anagrafica, di istruzione scolastica presunta, di cultura di provenienza. Inoltre andrebbero tenute in considerazione anche le situazioni e le caratteristiche ambientali in cui l’istruzione viene utilizzata. Per esempio dimensione delle immagini, uso di dettagli e testi grandi sono preferibili nel caso di ambiente poco luminoso, un linguaggio molto semplice e rassicurante è la soluzione ottimale nel caso di situazioni di forte stress e possibile ansia (ad es. sala d’attesa in ospedale).
La riflessione
Purtroppo per esigenze di budget non è quasi mai possibile occuparsi di tutti gli utenti, quindi si cerca di raggiungere il numero massimo ipoteticamente identificabile.
Chi si occupa di documentazione tecnica sa come questa branca della comunicazione aziendale sia considerata una cenerentola: non dispone infatti dei superpoteri e degli effetti speciali del marketing, ma cerca di fare il suo lavoro con spirito pratico e buon senso. E soprattutto cercando di ottimizzare i risultati e di contenere i costi!
Nelle prossime settimane parleremo di immagini, stay tuned!
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