
La comunicazione tecnica aiuta la diffusione della cultura aziendale
La decisione di produrre all’estero
Nel post precedente Settore legno arredo: la comunicazione tecnica per affrontare nuove sfide abbiamo accennato alla delocalizzazione produttiva. Quando si avvia un cambiamento di questo tipo bisogna essere consapevoli che sarà necessario innestare le competenze e la cultura aziendale in una nuova realtà fatta di persone con cultura e competenze proprie. Non parliamo di un innesto facile e neppure indolore.
Nonostante ciò il numero delle partecipazioni all’estero delle aziende italiane è aumentato del 12,7% secondo gli ultimi dati disponibili, riferiti al 2009-2015, analizzati dalla Cgia di Mestre.
Il nostro è un Paese di distretti e la competenza nel legno arredo si trasmette da generazioni nelle diverse fasi di prodotto. Si può dire che un po’ ce l’abbiamo nel sangue.
Generazioni di falegnami, ma anche di designer e di verniciatori si sono specializzati nel rendere belle le nostre case e nel trovare soluzioni innovative ad ogni problematica. Altrove non è sempre così.
Ci sono diverse motivazioni che possono portarci a considerare l’eventualità di produrre all’estero:
ALTI COSTI DI TRASPORTO
Potremmo decidere di proporre il nostro prodotto in un mercato molto lontano dal nostro, dove i costi di trasporto inciderebbero troppo.
SCOPRIRE NUOVE TENDENZE
Non si finisce mai di imparare… e di scoprire! Il modo più diretto per conoscere un mercato è relazionarci con le sue dinamiche interne (produzione compresa). Questa è una occasione perfetta per captare nuovi gusti e tendenze.
“OBBLIGHI”
Non sempre possiamo fare ciò che più ci piace e a volte bisogna scendere a compromessi se quel mercato in cui vogliamo entrare “pretende” che la produzione avvenga anche sul suo territorio.
Queste sono solo alcune delle ragioni che possono spingerci a fare questo passo 🙂
Nel panorama nazionale non sono poche nel aziende che hanno seguito questa strada, o che la stanno per seguire.
C’è poi chi, come LAGO, Innovativo brand del design italiano, titolare anche di negozi monomarca si è limitato a un piano distributivo per guidare l’apertura di nuovi negozi in tutta Europa come possiamo leggere dal loro sito. Nonostante gli inizi siano stati quelli di una piccola realtà artigianale l’azienda è ora in espansione, ma vuole conservare saldi legami con le proprie radici. Trasmettere questa cultura aziendale è un modo per mantenere la propria identità.
Eccoci quindi difronte alla sfida di muoverci in un Paese che non conosciamo, con persone che non abbiamo formato, e in un tessuto produttivo che non può soddisfare tutte le nostre esigenze. Teniamo presente che quasi sempre una cultura diversa è anche una lingua diversa, a volte addirittura un alfabeto diverso.
Come la comunicazione tecnica può aiutarci all’estero?
La comunicazione tecnica può fungere da ausilio e sostegno alla formazione frontale. Fornire strumenti operativi concreti per sottolineare concetti, operazioni e procedure. In una parola può e deve diventare una vera wiki del know-how aziendale.
Ma non basta raccogliere tutta la conoscenza, renderla ricercabile e fruibile con semplicità, dobbiamo anche adattarla al nuovo contesto culturale e professionale. Analizzare i punti critici ed affrontarli. Essere aperti a integrare e modificare, a spiegare meglio o a spiegare in modo differente.
Come sempre le immagini aiutano a comunicare. Gli schemi, i diagrammi, i disegni e le illustrazioni aiutano a chiarire le ambiguità del testo e a velocizzare la memorizzazione. Come dicevo prima, il problema della differenza linguistica non è da sottovalutare. A seconda del contesto in cui ci troviamo ad operare (ad esempio grado di istruzione delle persone) l’uso dell’inglese come lingua franca può non essere sufficiente, così come potrebbe essere necessario utilizzare un linguaggio estremamente semplice supportato da immagini per chiarire i concetti. Ma di questo abbiamo parlato diffusamente in altri post 🙂
Anche la gamification è utile per apprendere in modo sfidante e coinvolgente! D’altronde lo sappiamo: con i bambini giocare fa rima con imparare. Ed oggi, anche se siamo bambini cresciuti, possiamo sfruttare questo sistema per crescere ancora. Il ruolo della comunicazione tecnica in tutto questo è quello di sollecitare la creatività, spiegare le sfide e coinvolgere. Nell’immagine successiva un piccolo grande gioco realizzato con e per Andrea de Muri , un professionista che con la lean fa sul serio!
Vuoi vedere qualche esempio? Leggi anche questo post:
Istruzioni per il lavoratore e lean production
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