Istruzione, questa sconosciuta: le foto
Un modo diverso di realizzare un’istruzione è quello di fare un vero e proprio servizio fotografico.
In questo caso, ovviamente, serve avere a disposizione l’oggetto.
Questi sono i passi per realizzare il manuale istruzione fotografico:
- Realizzazione oggetto (prototipo realistico e definitivo)
- Briefing e analisi delle fasi da fotografare
- Bozze delle immagini base da verificare con il cliente
- Servizio fotografico
- Post-produzione (elaborazioni varie, dallo scontorno al fotomontaggio)
In giro potete trovare pochi manuali istruzione fotografici, di solito con foto amatoriali e stampati in b/n.
Neppure la diffusione delle macchine fotografiche digitali e degli smartphone ha favorito lo sviluppo di questo tipo di istruzione home-made. Sono infatti difficili e costose per una serie di ragioni che vediamo qui sotto:
- spesso non è possibile avere l’oggetto (o averlo definitivo)
- l’istruzione serve prima della produzione (ad esempio per mostrarla a possibili clienti)
- bisogna essere capaci di fotografare o, molto meglio, rivolgersi ad un fotografo (in questo caso bisogna serve la consulenza dello specialista in istruzioni per studiare sequenze e immagini da realizzare)
- le foto stampate in bianco e nero tendono a invecchiare il prodotto
- la stampa a colori è più costosa
- le foto hanno bisogno di essere grandi per risultare chiare
- se il prodotto cambia, bisogna rifare tutto o tentare più o meno complicati fotomontaggi
- la foto, come il render, si presta poco all’evidenziazione di particolari perché riproduce l’oggetto così com’è
- l’inserimento di elementi aggiuntivi (persone, strumenti, luoghi) prevede o fotomontaggio (e comunque il reperimento delle immagini necessarie) o la presenza fisica degli elementi durante lo scatto
A differenza del render, la necessità di interagire con l’oggetto reale porta alla realizzazione di immagini migliori (le operazioni vengono fatte, non simulate).
Conosco aziende che, nel tentativo di ridurre i costi, hanno tentato questa strada senza successo.
Difetti:
- costo (a meno di realizzare scadenti immagini internamente!)
- manuale istruzione “vecchio” (foto b/n) o costoso (foto colori)
- costi e tempi di realizzazione alti (servizio fotografico+progettazione dell’istruzione)
- scarsa chiarezza (non è la tecnica migliore per isolare dettagli e rendere l’idea di metodologie di uso/montaggio)
- troppo realismo: rappresenta esattamente un oggetto quindi non è possibile raggruppare più modelli simili o utilizzare le stesse immagini in seguito ad una modifica estetica del prodotto (il cliente non capirebbe)
- non vettoriale quindi il file generato è pesante
- non c’è gestione delle modifiche
- scarsa resa come istruzione (personalizzazioni complesse, pochi elementi esterni)
Riassumendo, se questa tecnica non si è diffusa è a causa dei costi reali e della sua scarsa elasticità, nonché della sua resa poco interessante.
Abbiamo sviluppato l’argomento in diversi modi, in questo post parliamo brevemente dei diversi scenari delle istruzioni d’uso
https://www.studiodz.it/comunicazione-tecnica/istruzione-duso-questa-sconosciuta-gli-scenari/
In questo post parliamo di un attore fondamentale, il lettore
https://www.studiodz.it/comunicazione-tecnica/istruzione-questa-sconosciuta-il-lettore/
Qui parliamo della cosa che conosciamo meglio, le immagini nelle istruzioni per l’uso
https://www.studiodz.it/comunicazione-tecnica/istruzione-questa-sconosciuta-le-immagini/
Qui vediamo altre tecniche e tipologie di immagini
https://www.studiodz.it/comunicazione-tecnica/istruzione-questa-sconosciuta-render/
https://www.studiodz.it/comunicazione-tecnica/istruzione-questa-sconosciuta-i-fumetti/
Qui affrontiamo testi e scrittura tecnica
https://www.studiodz.it/comunicazione-tecnica/istruzione-questa-sconosciuta-il-testo-neutro/
https://www.studiodz.it/comunicazione-tecnica/istruzione-questa-sconosciuta-il-testo-commerciale/
https://www.studiodz.it/comunicazione-tecnica/istruzione-questa-sconosciuta-testo-tecnico/
In questa serie di post parliamo di diversi strumenti e tecniche utilizzabili per le istruzioni d’uso
https://www.studiodz.it/comunicazione-tecnica/istruzione-questa-sconosciuta-il-video/
Qui parliamo di istruzioni d’uso per i software
https://www.studiodz.it/comunicazione-tecnica/istruzione-questa-sconosciuta-il-software/
Mentre qui affrontiamo il tema della modularità
https://www.studiodz.it/comunicazione-tecnica/istruzione-questa-sconosciuta-la-modularita/
Qui parliamo di Realtà Aumentata nelle istruzioni per l’uso
https://www.studiodz.it/comunicazione-tecnica/istruzione-questa-sconosciuta-augmented-reality/
Infine qui parliamo di costi delle istruzioni
https://www.studiodz.it/comunicazione-tecnica/istruzione-duso-questa-sconosciuta-i-costi/
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