Istruzione, questa sconosciuta: il testo neutro

Abbiamo parlato del testo nelle istruzioni facendo alcuni esempi di

stile tecnico

e stile commerciale.

Adesso affronteremo il testo neutro dimenticando per un attimo che praticamente niente può essere neutro veramente.

Mi riferisco a quel testo in cui si cerca di utilizzare un linguaggio base poco elaborato e uno stile prevedibile e piatto.

Ad esempio:

Avvitare il dispositivo “C” di volta in volta nell’elettrovalvola relativa al comando che si intende eseguire.

Avvitare il dispositivo nella sede “C1” per abilitare il comando relativo alla leva spostata in basso e nella sede “C2” per abilitare il comando relativo alla leva spostata in alto.

Ovviamente il testo è supportato da almeno un’immagine nella quale sono identificati i punti C, C1 e  C2.

Infatti un testo come questo non è autosufficiente. Per reggersi sulle sue gambe dovrebbe spiegare precisamente posizione, forma e funzione dei punti indicati dalle lettere. Un testo così risulta contorto e poco immediato.

L’immediatezza è una caratteristica importante del testo: leggere le istruzioni per l’uso è generalmente considerata un’attività noiosa da svolgere il più rapidamente possibile, se proprio non si può farne a meno. A fine lettura, d’obbligo la sbuffata “perchè non si capisce mai niente“.

Proviamo a riscriverlo semplificando ulteriormente:

Ogni elettrovalvola esegue un particolare comando.

Per attivare il comando richiesto, avvitare il pezzo “C” nella sede “C1” o “C2” sull’elettrovalvola.

“C1” abilita il comando della leva posizionata in basso.

“C2” abilita il comando della leva posizionata in alto.

ed è anche più breve!  😉


Abbiamo sviluppato l’argomento in diversi modi, in questo post parliamo brevemente dei diversi scenari delle istruzioni d’uso

https://www.studiodz.it/comunicazione-tecnica/istruzione-duso-questa-sconosciuta-gli-scenari/

In questo post parliamo di un attore fondamentale, il lettore

https://www.studiodz.it/comunicazione-tecnica/istruzione-questa-sconosciuta-il-lettore/

Qui parliamo della cosa che conosciamo meglio, le immagini nelle istruzioni per l’uso

https://www.studiodz.it/comunicazione-tecnica/istruzione-questa-sconosciuta-le-immagini/

https://www.studiodz.it/comunicazione-tecnica/istruzione-questa-sconosciuta-i-disegni-tecnicorealistici/

Qui vediamo altre tecniche e tipologie di immagini

https://www.studiodz.it/comunicazione-tecnica/istruzione-questa-sconosciuta-le-foto/

https://www.studiodz.it/comunicazione-tecnica/istruzione-questa-sconosciuta-render/

https://www.studiodz.it/comunicazione-tecnica/istruzione-questa-sconosciuta-i-fumetti/

Qui affrontiamo testi e scrittura tecnica

https://www.studiodz.it/comunicazione-tecnica/istruzione-questa-sconosciuta-il-testo-commerciale/

https://www.studiodz.it/comunicazione-tecnica/istruzione-questa-sconosciuta-testo-tecnico/

https://www.studiodz.it/comunicazione-tecnica/istruzione-questa-sconosciuta-il-rapporto-con-le-traduzioni/

In questa serie di post parliamo dell’utilizzo del video nelle istruzioni d’uso

https://www.studiodz.it/comunicazione-tecnica/istruzione-questa-sconosciuta-il-video/

Qui parliamo di istruzioni d’uso per i software

https://www.studiodz.it/comunicazione-tecnica/istruzione-questa-sconosciuta-il-software/

Mentre qui affrontiamo il tema della modularità

https://www.studiodz.it/comunicazione-tecnica/istruzione-questa-sconosciuta-la-modularita/

Qui parliamo di Realtà Aumentata nelle istruzioni per l’uso

https://www.studiodz.it/comunicazione-tecnica/istruzione-questa-sconosciuta-augmented-reality/

Infine qui parliamo di costi delle istruzioni

https://www.studiodz.it/comunicazione-tecnica/istruzione-duso-questa-sconosciuta-i-costi/

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