Ci vuole carattere: a proposito di font e di stampa
Di questi tempi sembra tornata la voglia di fare, di sporcarsi le mani e giocare con la fantasia.
Mi è capitato di frequentare OniricaLab, un evento che periodicamente si svolge in un Centro Culturale (Interzona) di Verona. Caratteristica di quest’iniziativa è una serie di laboratori sulle cose più svariate, dal knitting al farsi la birra.
Sabato scorso fra i laboratori c’era quello di tipografia. Caratteri mobili di legno, un piccolo torchio, rulli con inchiostri colorati e carta. I ragazzi di Thype! l’associazione culturale di Torino che ha organizzato il laboratorio hanno riscosso davvero un ottimo successo, grazie alla passione, alla competenza e ad un’immancabile sorriso.
Grazie a loro ho scoperto l’esistenza dell’archivio tipografico di Torino. Un museo in movimento nel senso che raccoglie, conserva ed utilizza macchine e caratteri da stampa d’epoca…per mantenere viva un’antica tradizione.
La scelta del carattere (font) è molto importante nella grafica e altrettanto importanti sono la stampa e la carta. Guardate che meraviglia questo video!
Se vi interessa l’argomento, vi consiglio il Museo Bodoniano a Parma. Incisore, tipografo e stampatore, Giovanni Battista Bodoni era famoso anche per la composizione della pagina: ampi margini, interlinee generose, spaziature ariose fra le parole che aumentano la leggibilità. La composizione è basata principalmente sul bianco e nero, sui diversi corpi dei caratteri, con poco colore, senza molte illustrazioni. I frontespizi non sono mai in minuscolo, sono ad asse centrale, con i piedi editoriali decorati da fuselli e filetti.
Da ricordare anche il Manuale Tipografico da lui realizzato e nel quale, oltre a raccogliere una galleria dei più bei caratteri dell’epoca espone le qualità che costituiscono la bellezza del carattere tipografico
- Uniformità o regolarità del disegno che consiste nel comprendere che molti dei caratteri in un alfabeto hanno elementi in comune che devono rimanere gli stessi precisi in ognuno di essi.
- Eleganza unita alla nitidezza ovvero il giusto taglio e la rifinitura meticolosa dei punzoni che producono una matrice perfetta dalla quale ottenere caratteri nitidi e delicati.
- Buon gusto: il tipografo deve restare fedele ad una nitida semplicità e non dimenticarsi mai del suo “debito” con le migliori lettere scritte nel passato.
- Incanto, una qualità difficile da definire, ma che è presente in quelle lettere che danno l’impressione di essere state scritte non con svogliatezza ne con rapidità, ma con somma calma come in un atto d’amore.
Bodoni è anche il nome di un carattere disegnato dallo stesso autore. Un carattere graziato caratterizzato da un alto contrasto tra le linee spesse e quelle sottili.
Di seguito una lista di Musei di tipografia, stampa e carta. A questo proposito, consiglio personalmente oltre al Museo Bodoniano, il Museo della Carta e della Filigrana a Fabriano e la Raccolta Remondini a Bassano del Grappa.
Spendo due parole anche sui Remondini perché sono illustri concittadini.
Famiglia di stampatori attiva fra il 1650 e il 1850 circa, specializzata in libretti dai colori vivaci e giochi popolari come i soldatini di carta e il giro dell’oca. Utilizzarono i venditori ambulanti che di villaggio in villaggio vendevano le loro stampe in tutta Europa. Ma se visitate la collezione scoprirete anche libri e carte da parati squisite.
00 . Museo Lodovico Pavoni “Il Segno Tipografico” di Artogne (BS) 01 – Museo della Cartolina “S. Nuvoli”, Isera (TN) 02 – Raccolta Remondini, Bassano del Grappa (VI) 03 – Tif – Tipoteca Italiana Fondazione, Cornuda (TV) 04 – Archivio Tipografico, Torino 05 – Museo Tipografico «Rondani», Carmagnola (TO) 06 – Museo Civico della Stampa, Mondovì (CN) 07 – Fondazione Museo Valle delle Cartiere, Toscolano Maderno (BS) 08 – Museo della Stampa – Centro Studi Stampatori Ebrei, Soncino 09 – Museo della Stampa e della Stampa d’Arte, Lodi 10 – Centro Testimonianza dell’Arte Cartaria, Acquasanta (GE) 11 – ARMUS – Archivio Museo della Stampa, Genova 12 – Museo della Stampa ‘Marcello Prati’, Piacenza 13 – Museo Bodoniano, Parma 14 – Museo della Carta di Pescia (PT) 15 – Museo Nazionale del Fumetto, Lucca 16 – Museo della Stampa ‘Jacopo da Fivizzano’ , Fivizzano (MS) 17 – Museo della Stampa Gamberini, Bologna 18 – Museum Graphìa – Museo della Stampa, Urbino 19 – Museo Studio delle Arti della Stampa, Jesi (AN) 20 – Museo delle Etichette da Vino, Cupra Montana (AN) 21 – Museo della Carta e della Filigrana, Fabriano (AN) 22 – Museo della Carta e della Filigrana, Pioraco (MC) 23 – Antica Stamperia Fabiani, Petritoli (AP) 23a . Museo Mediterraneo Ex LIbris, Ortona (CH) 24 – Tipografia Grifani Donati, Città di Castello (PG) 25 – Museo dell’Istituto Centrale di Patologia del Libro, Roma 26 – Museo della Carta e della Stampa, Subiaco (RM) 27 – Museo delle Arti Tipografiche, Arpino (FR) 28 – Museo della Stampa, Bari 29 – I Mestieri della Memoria Baldari, Lecce 30 – Museo della Carta, Amalfi (SA) 31 – Museo della Stampa, Locri (RC) 32 – Museo del Papiro, Siracusa 33 – Typographiae. Museo della Stampa, Trapani 34 – Ass. Amici Arte della Stampa, Collinas (CA)
Alesatoredivirgole
Posted at 13:10h, 10 FebbraioCiao Barbara, nei mesi scorsi ho scoperto l’esistenza del Museo dell’illustrazione http://www.illustrazione.com/ curato da Paola Pallottino, museo che pero’ ora rivive solo in svariati scatoloni.
Si tratta di opere che vanno dagli inizi del 1400 agli anni 1930 circa.
Ho acquistato il libro presentato sul loro sito perk mi affascinava l’argomento e devo dire che le opere rappresentate sono veramente incredibili, vengono inoltre descritte le tecniche di stampa utilizzate per comporre quei capolavori…
Il libro descrive riga dopo riga date, nomi, opere e, non essendo un esperto in materia, fatico a seguire questo percorso che in ogni caso rimane affascinante.
Barbara
Posted at 09:23h, 13 FebbraioGrazie mille, ottima segnalazione! Peccato che da quel che mi dici mi sono persa l’occasione di vederlo 🙁 Magari seguirò il tuo consiglio e comprerò il libro…
Alesatoredivirgole
Posted at 13:46h, 13 FebbraioNemmeno io ho potuto vederlo dal vivo…
Da quanto ho capito Paola Pallottino vorrebbe trovare una nuova sede a quei documenti, ma i costi di gestione sarebbero “importanti”.
Per quanto riguarda il libro: ovviamente sono state inserite molte immagini, probabilmente le più significative dei vari periodi, il testo e’ cmq prevalente così come i riferimenti ad opere ed Artisti.
Dico questo perk non vorrei ti aspettassi un libro con solo ed esclusivamente immagini.
Ribadisco pero’ che ogni singola immagine ti riporta indietro nel tempo, immaginare mani, coltelli, scalpelli e bulini che vengono picchiettati per comporle vale sicuramente la spesa… anche per chi come me e’ ignorante in materia !!!