Automotive: la realtà aumentata nelle istruzioni di manutenzione

Il mondo delle istruzioni di manutenzione è in fermento: nell’automotive rifà capolino la realtà aumentata.

Sono ben tre le aziende che in vista del Salone dell’Auto di Francoforte si sono date da fare per presentare un po’ di novità. E non è un caso che tutte siano tedesche.

Tedesca è anche Metaio, partner tecnologico di BMW e Volkswagen, azienda di punta nell’ambito della realtà aumentata.

Ne avevamo parlato un bel po’ di tempo fa, quando si sperimentavano le prime applicazioni di AR in officina, con l’ausilio di occhiali speciali.

BMW è rimasta fedele all’utilizzo di un’interfaccia “indossabile”: sembra che stia lavorando a un’applicazione con i famosi google glass.

 

Volkswagen non è rimasta a guardare e a Monaco, nell’ambito di InsideAR, importante conferenza sulla realtà aumentata e le sue applicazioni, ha presentato MARTA (=Mobile Augmented Reality Technical Assistance), un’app per IOS (iphone, ipad) che funziona più o meno così:

il meccanico inquadra il punto sul quale vuole operare e l’applicazione gli fornisce una serie di contenuti aggiuntivi in sovrapposizione con le immagini reali che sta visualizzando sul display. Per il meccanico sarà quindi semplice individuare dove si trovano i carburatori o il tappo dell’olio su quel particolare modello di auto.

MARTA è pensata per la rete assistenza ufficiale: il target quindi sono meccanici specializzati nella riparazione delle auto Volkswagen che dovrebbero già sapere dove stanno le cose, ma che probabilmente si trovano raramente a operare su particolari modelli, come ad esempio la concept car XL1, per la quale inizialmente il progetto è stato pensato. Si dice che probabilmente verrano inserite altre automobili, a quanto pare il test con XL1 ha dato buoni risultati!

Anche Opel entra nella mischia della realtà aumentata, sviluppando un prodotto più semplice e dedicato agli utenti.

Si tratta di un’app (al momento solo per IOS) che sfrutta le funzioni di riconoscimento immagine.

In breve: il cliente fotografa una porzione di auto, l’app riconosce l’immagine e risponde con una serie di informazioni, come ad esempio la spiegazione delle singole funzioni del cruscotto. Anche in questo caso si è scelto di iniziare con un unico modello di automobile, la nuova Opel Insignia. Vedremo quale sarà la riposta degli utenti.

Rimangono alcune perplessità di carattere cognitivo e culturale sull’uso di questa tipologia di strumenti, mi riferisco in particolare al loro uso nella manutenzione professionale. Vero è che le automobili diventano via via più complesse e la professionalità richiesta ai meccanici sempre maggiore.

C’è da chiedersi se sia finita l’era del manuale cartaceo!

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